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L'Intelligenza Artificiale per trattare il reflusso gastroesofageo

25 Dicembre 2023
La ricerca sulla creazione di un inibitore della pompa protonica per trattare il reflusso gastroesofageo ha raggiunto nuovi orizzonti grazie all'utilizzo dell'intelligenza artificiale, secondo uno studio condotto dall'Università di Nagoya, Giappone, e pubblicato su Communications Biology.   Gli inibitori della pompa protonica sono comunemente utilizzati per trattare l'acidità di stomaco e il reflusso gastroesofageo, affrontando anche condizioni più gravi come esofagite e ulcere gastriche.   L'innovativo approccio della ricerca ha coinvolto l'utilizzo dell'intelligenza artificiale per generare oltre 100 composti diversi. Tra questi, il composto denominato DQ-06 si è distinto come particolarmente efficace nell'inibire la pompa protonica gastrica, mostrando un'affinità di legame quasi 10 volte superiore rispetto al prototipo dei farmaci attualmente in uso.   Il professor Kazuhiro Abe, uno degli autori principali dello studio, ha inizialmente manifestato scetticismo riguardo a strutture chimiche insolite suggerite dall'intelligenza artificiale. Tuttavia, il successo del composto DQ-06 ha dimostrato la validità dell'approccio, spingendo il professor Abe a sottolineare l'"onestà" dell'intelligenza artificiale nel suo processo decisionale.   Nonostante questo progresso, il professor Abe enfatizza l'importanza della collaborazione tra esseri umani e intelligenza artificiale nel processo di scoperta dei farmaci. Afferma che, almeno per ora, la conoscenza umana è essenziale per prendere decisioni finali nel campo della farmacologia.   Fonte: Gazzetta. Leggi qui l’articolo originale.

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